Ambiente

111 Articoli

Architettura

3 Articoli

Cultura

123 Articoli

Economia

7 Articoli

Giustizia

6 Articoli

Interviste

42 Articoli

Lingua

32 Articoli

Mondo

14 Articoli

Musica

2 Articoli

Notizie

58 Articoli

Persone

7 Articoli

Politica

155 Articoli

S'Imprenta

99 Articoli

Sanità

13 Articoli

Sport

4 Articoli

Storia

63 Articoli

Trasporti

2 Articoli

Non perdere le ultime da S'Indipendente!

Un angioyano martirizzato a Sassari: Giovanni Antonio Merella

Se i nomi e le vicende dei principali seguaci di Giovanni Maria Angioy sono ormai noti agli appassionati della Sarda rivoluzione, nell’ombra permangono numerosi altri angioyani che subirono un reale martirio a opera della repressione sabauda.

Giovanni Antonio Merella si ascrive a tale gruppo, anche se diversi storici di ieri e di oggi si sono dedicati con cura a lui citandolo, narrandone dettagli della vita e gli atti che lo condussero al patibolo. 

Divulgare la biografia di Giovanni Antonio Merella è un’operazione necessaria e doverosa per riscattarne la memoria.

Nato a Florinas il 23 ottobre 1752, da Salvatore e Antonia Canu Saba, si trasferì a Ittiri da giovane adulto, esercitando il mestiere di calzolaio. All’età di trentadue anni contrasse matrimonio con Maria Teresa Pes, nipote di Antonio Pes, altro angioyano che verrà processato per la sua fedeltà al capo carismatico della Sarda rivoluzione. 

Con la moglie ebbe quattro figli : Antonia, Luisa, Salvatore e Maria Diega. Dal figlio maschio discendono i Merella ancora presenti nel territorio sassarese.

Seguendo le sue tracce lo ritroviamo, l’11 agosto 1792, capitano della squadra barracellare ittirese e, nello svolgimento delle sue funzioni, impegnato a neutralizzare l’arroganza degli scherani del conte di Ittiri nei confronti della popolazione.

Gli storici che citano il Merella ne sottolineano il carattere forte, determinato e ostinato, presentandolo come un uomo di azione devoto ad Angioy. Le parti avverse, invece, offuscano il suo coraggio attribuendogli l’aggettivo di violento.

Ritroviamo il suo nome in un Bollettino delle Nomine del Ministero della Guerra, datato 3 giugno 1887. Giovanni Antonio Merella, sergente,  Sassari,  viene nominato sottotenente di compimento della milizia mobile e assegnato effettivo al distretto di residenza, all’ 8° battaglione fanteria, 1° corpo (Sassari) in caso di mobilitazione, rimanendo frattanto in congedo illimitato.

Fedele seguace di Giovanni Maria Angioy, prese parte, nel settembre del 1796, al tentativo di espugnare la città di Sassari, ma anche alle azioni di giugno.

 Lottavano con lui i fratelli Paolo (16-12-1762 – gennaio 1808) e Giovanni Maria (04-05-1770 – 24-06-1816).

I tre fratelli Merella, arrestati nella notte fra l’undici e il dodici marzo 1797, vennero immediatamente torturati durante l’interrogatorio, ma fu il primogenito Giovanni Antonio a pagare il prezzo più alto, dopo un processo di soli sedici giorni. Mentre Paolo e Giovanni Maria vennero condannati a dieci anni di carcere, Giovanni Antonio, dopo aver subito la tortura della fune, fu impiccato a Sassari il 29 marzo 1797, decapitato e il suo corpo vilipeso fu esposto al pubblico affinché servisse da monito. Così finivano i loro giorni i seguaci di Angioy. Il fratello Paolo finì i suoi giorni fra il 1806 e il 1808, mentre Giovanni Maria Merella si spense di stenti il 24 giugno 1816, nel carcere di San Leonardo.
I tre fratelli, durante le torture, si affidarono devoti alla Madonna implorandone l’aiuto e la grazia.

Occorre pure sottolineare un dettaglio di altra natura. Il cognome Merella, all’epoca dei fatti veniva trascritto Marellas o Merellas, in lingua castigliana.

Chi passasse da Sassari, nella zona del Carmine, via Quarto, n° 8, troverà il nome di Giovanni Antonio Merella in un totem dedicato alla memoria di otto patrioti sardi morti nella lotta contro le ingiustizie sociali del feudalesimo e in nome della Repubblica Sarda.

Cumpartzi • Condividi

Lascia un commento / Cummenta

I commenti saranno sottoposti ad approvazione prima della pubblicazione.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha in caricamento...