Sardegna chiama Europa
A Imola in Romagna, terra storica di civismo e antifascismo, non è rimasto inascoltato l’appello che “Autonomie e Ambiente” ha rivolto alla presidente dell’EFA/ALE (European Free Alliance) Lorena Lopez De La Calle, in merito alla speculazione energetica che si sta abbattendo sulla Sardegna nel nome della transizione Green.
Il 6 e 7 dicembre, un’assemblea composta da delegati da tutti i territori italiani, patrie storiche dell’autonomismo come la Val D’Aosta, il Friuli, il Veneto che si riconoscono nei valori della Carta di Chivasso, ma anche dalla Sardegna, dalla Toscana, dalla Romagna, dal Piemonte e dalla Campania (gli amici siciliani assenti giustificati), ha ascoltato fra i tanti relatori anche l’intervento di Michele Zuddas, uno dei promotori della proposta di legge “Pratobello 24.
L’avvocato ripercorrendo le varie fasi di ciò che si è connotata come una vera e propria rivolta popolare culminata con la presentazione della legge in Consiglio Regionale, col suo racconto ha suscitato impressione e indignazione per il comportamento autoritario della presidente della regione Sardegna e per l’ignavia del consiglio regionale, ma soprattutto ha raccolto manifestazioni di interesse e solidarietà, in maniera particolare da parte dei rappresentanti delle associazioni civiche toscane alle prese con un identico problema anche se di minori proporzioni.
“Il problema di un territorio riguarda tutti noi” questa è la voce che si è sollevata dall’assemblea di Autonomie e Ambiente, il coordinamento in Italia di partiti autonomisti, identitari, indipendentisti e dei movimenti civici, animati tutti dal comune denominatore dell’anticentralismo, contrari alle autonomie differenziate e contrari al bipolarismo.
A proposito di bipolarismo e dei patologici comportamenti della politica italiana, un altro sardo, Antonello Licheri autore del saggio “Elettori silenziati”, in un’apprezzato intervento ha bene rappresentato le storture e i paradossi della legge elettorale italiana, la cosiddetta “Rosatellum” eguagliata in ingiustizie e incostituzionalità probabilmente solo dalla legge elettorale sarda, anche peggiorativa rispetto al Rosatellum.
“Una legge elettorale che genera mostri”, come ha ironicamente sottolineato Zuddas, parafrasando il Pay Off del congresso che recitava testualmente “Il civismo genera autonomie”.
Infine un altro breve, ma graditissimo intervento dalla Sardegna è arrivato all’assemblea sotto forma di saluti da parte di Renato Soru, il quale ha espresso interesse per questa nuova esperienza di confederalismo politico.
Ciò che è emerso tuttavia nei due giorni di studio, è come l’aspirazione all’autodeterminazione non sia più sufficiente come idea posta a priori per generare politica, piuttosto è il contrario, cioè essa dovrebbe essere il naturale punto di arrivo delle battaglie civiche, qualsiasi esse siano: per il territorio, per l’istruzione, per la parità, per la sanità, per le nuove energie.
La sfida di AEA si fa ambiziosa quindi, perché si propone come piattaforma dalla quale fare emergere leader locali, valorizzare la partecipazione attiva del civismo nella politica e riattivare la sussidiarietà.
Generosità, civismo, autonomie e reciproco aiuto dunque, i concetti chiave scaturiti dal convegno, che la presidente EFA Lorena Lopez accompagnata da altri esponenti del bureau di Bruxelles, ha fatto propri raccogliendo stimoli insieme all’ultimo appello rivolto da AEA, perché l’Europa non abbia più uno sguardo distratto sui territori più deboli e perché eserciti un controllo più stretto sull’impiego democratico dei fondi stanziati per la transizione energetica, per la continuità geografica e per l’emancipazione dei territori periferici e delle isole.
Sempre la presidente EFA, in chiusura del convegno ha invitato gli esponenti dei partiti e dei comitati ad uscire dalla propria zona di comfort che ognuno si è ritagliato all’interno dell’autonomismo avendo il coraggio di dialogare con tutte le forze civiche presenti nei territori.
Se è vero che “Il civismo genera autonomie” Autonomie e Ambiente è pronta a sostenerlo e EFA con lui.
Silvia Lidia Fancello
Delegata EFA in Sardegna
Vicepresidente Autonomie e Ambiente
Immagini Silvia Lidia Fancello