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Il  the day after della democrazia. Memoria e Ricordo

27 gennaio. Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto.

Possa  il senso di questa giornata andare oltre la data ricorrente nel calendario.
Possa il senso di questo giorno  andare oltre le pagine ingiallite della storia e i confini della geografia.
Con lo sguardo rivolto al presente di ogni dove  senza voltare le spalle al passato si guardi al presente per un futuro migliore.

Beneaugurante premessa per una  narrazione della storia passata alla ricerca della smarrita  giustizia sociale.

Una narrazione  volta a  spezzare il filo conduttore che lega il presente al passato. Il filo conduttore della crudele disumanità umana che ancora oggi abusivamente alberga in questo mondo. Quella disumanità che continua a negare in maniera esponenziale i diritti più  fondamentali della persona e dei popoli.

Quale migliore strumento di una  narrazione, manifestamente universale,  plurale e pluralista (nella forma e nella sostanza), che  col vessillo della corale solidarietà rivolta a  chi  le brutture della crudeltà umana le ha subite e a chi  le sta  subendo, per poter spezzare questo filo conduttore?

Quella stessa narrazione che nelle sedi¹ maggiormente deputate alla trasmissione dei valori fondamentali della persona  e alla formazione dei cittadini, diventa confronto e dialogo  intergenerazionale sulla base della storia di ogni dove, passata e presente. Perché l’umanità è ovunque. Perché l’umanità è per sempre.

Narrazione di una memoria capiente e senza confini tale da poter contenere ogni genocidio e ogni sterminio, passato e presente,  vicino e lontano nello spazio e nel tempo.
La stessa narrazione rimandata come un’eco negli spazi naturalmente inclusivi e plurali.

Quali luoghi più adatti e quale miglior contributo per la costruzione di  un futuro migliore?
Uno sguardo miope ha tuttavia percepito questa narrazione, per il suo modo, tempo e luogo², potenzialmente lesiva e trasgressiva del valore nazionale e universale attribuito alla  Giornata della memoria.

E dunque quale più efficace prevenzione della presunta “pericolosità” dell’ esercizio delle libertà  costituzionali se non quello dell’ anacronistica sospensione delle stesse?

Quale rimedio più eccessivo  se non quello rivolto alle intenzioni dei cittadini, autentici paladini della tutela universale dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli?

27 gennaio 2024 .  Giorno della memoria. Giorno da ricordare in Italia per la sua sbiadita e nebulosa  democrazia. Giorno che  in Sardegna fa il paio con il 4 novembre 2023³, festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate.

Giorno in cui a dei cittadini liberi è stato negato l’esercizio della libertà di manifestare pacificamente il proprio pensiero per non turbare la festa per loro aliena.

Giorni diventati già troppi e diventati troppo esigui per poter contenere la vastità della Democrazia.

 Se memoria è ricordare. Ricordare è  stare attenti perché queste cose, tutte, possono succedere ancora un’altra volta. Ricordare è vigilare perché non succedano mai più.


Citazioni di fonti

  1. ………… Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito partecipa al comune intento di preservare la memoria della Shoah, invitando le istituzioni scolastiche a promuovere, in prossimità del 27 gennaio, iniziative di studio, formazione e sensibilizzazione che coinvolgano l’intera comunità scolastica, stimolando il confronto tra e con le nuove generazioni, affinché il ricordo delle vittime dell’Olocausto diventi esempio di vita e di lotta alla discriminazione culturale, religiosa, etnica, o razziale.” https://www.miur.gov.it/documents/20182/7975243/Circolare+prot.+n.+245+del+24+gennaio+2024.pdf/aa695d55-eafa-ca96-a753-f3acf952a295?version=1.0&t=1706110347216
  2. “……… la manifestazione preavvisata potrebbe assumere  le connotazioni lesive…..del valore nazionale ……………..risulterebbe violato il valore universale che alla giornata del 27 gennaio è stato riconosciuto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ………..la manifestazione preavvisata non potrà svolgersi  il 27 ma dovrà tenersi nella giornata del 28 gennaio 2024 o in altra data ……………”  cit. Questura di Cagliari 25 Gennaio 2024 all’indirizzo di A Foras co- promotrice della manifestazione del 27 gennaio a Cagliari
  3. Cagliari 4 Novembre 2023. Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, https://www.unionesarda.it/multimedia/cagliari-allontanato-lindipendentista-bustianu-cumpostu-la-sardegna-e-la-palestina-ditalia-rjsvvkfo

Immagine: Facebook A Foras

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