Il Grande Caos del governo Todde: fine imminente? – S’Imprenta
S’Imprenta – Rassegna stampa dalla colonia
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Mille discorsi ingegneristico-razionali non varranno ad inficiare le ragioni politiche del no all’ingiusta transizione, scritta dall’Italia con intento coloniale, in cui il sud e le isole producono per il nord e le multinazionali fanno profitti. Si appropriano dei terreni, i ricchi espropriano i poveri.
Questa fase va vista passando da un piano meramente politico (ed economico), ad un piano storico, inquadrando questa lotta tra i tentativi decoloniali che ciclicamente emergono nella storia sarda, per cercare il senso di questa lotta, quali sono le cause, e solo alla fine quali i passi da fare.
Con l’occhio della storia non possiamo non inquadrarla mettendo il focus sui rapporti di potere tra colonizzato e colonizzatore.
Cosa significa tutto ciò?
Significa passare da una battaglia difensiva in cui solo la Sardegna può perdere, ad una battaglia offensiva, in cui a poter perdere qualcosa è anche lo stato italiano. Solo a quel punto avremo un elemento in mano per ricontrattare i rapporti e porre fine alle varie servitù che gravano sui sardi.
Significa passare dalla difesa di qualche “area idonea”, alla riappropriazione politica decisionale di tutto il nostro territorio, portando lo scontro politico sul piano istituzionale, modificando i rapporti tra colonizzato e colonizzante, codificati dallo statuto sardo.
Altrimenti sarà stato un fuoco di paglia, che ha mancato un’occasione storica che non si presentava da parecchio tempo, con un forte rischio folklorizzazione della lotta.
Terna inizia la consegna dei cilindri che da settimane giacevano nel Porto Canale, vengono consegnati a Quartucciu, per cui i lavori veri e propri si avvicinano.
Salvo che il comune di Selargius comunica che finalmente si è decisa a presentare la sospensiva, chiesta fortemente da tempo dal comitato, per cui i lavori potrebbero interrompersi.
Intanto domenica mattina, a Selargius, si ricostruisce sa Barracca de su Padru (venite con strumenti, legname, chiodi), bruciata qualche giorno fa. Si comincia alle 10 del mattino.
“Transizione”, le shoccanti rivelazioni del Telegraaf e l’era Trump
Secondo l’inchiesta del De Telegraaf l’Unione Europea avrebbe pagato le associazioni ambientaliste (citando contratti riservati, tra cui uno da 700mila euro) per sostenere il Green Deal europeo.
L’UE ammette, per bocca della titolare del Bilancio Piotr Serafin, che è stato “inopportuno”.
Dunque, le associazioni ambientaliste argomentavano con tanto fervore perché ci credevano o perché prezzolate?
È un altro colpo che viene dopo lo stop alle rinnovabili di Trump, la cui idea di energia è olio, gas e nucleare, da rigettare.
L’era Trump avrà ripercussioni pesanti anche in Europa, dunque anche in Sardegna, se non altro per l’export agroalimentare.
La cerimonia dell’insediamento presidenziale era il trionfo dell’1%, sostenuto dal 99%, convinto, quest’ultimo, di avere votato l’antisistema;
Tornando all’energia, questa settimana c’è la dichiarazione congiunta di Italia, Germania, Austria, Tunisia e Algeria sul South H2, il gasdotto Africa-Europa per l’idrogeno verde, che non fa altro che porre una questione di neocolonialismo, con l’Africa che dovrà servire l’Europa.
Questo non piace all’Unione Sarda, che denuncia con due articoli: Sardegna tagliata fuori e
Progetto tradito: l’infrastruttura – il Galsi – era già stata imbastita, poi l’accordo fra Italia e Algeria.
Incendio in raffineria Saras, colonna di fumo
Tornando al colonialismo italiano in Sardegna, “un incendio è scoppiato nei locali della turbina di raffreddamento degli impianti della raffineria Saras a Sarroch, nella città metropolitana di Cagliari, alzando una lunga colonna di fumo visibile da lontano.
L’innesco, in una parte in disuso, ha fatto scattare l’allarme nell’impianto e sul posto sono interventi i carabinieri della stazione di Sarroch e i vigili del fuoco.” (ANSA)
Autonomia, per la Consulta inammissibile il referendum voluto da Todde
Periodaccio per Todde, che perde la sfida contro il nord Italia: è un altro pezzo del castello di sabbia di Todde che crolla, il referendum contro l’autonomia differenziata non si farà.
Il problema è che Todde e i Cinque Stelle devono cambiare registro comunicativo, non appena qualche settimana fa la governatrice si era esposta con proclami roboanti (“Un’altra vittoria per la Sardegna”), sentendosi una nuova statista, ma solo dopo poche settimane deve raccogliere l’amara (per lei) sconfitta.
Lo schema si ripete, stessi toni enfatici per l’approvazione del piano regionale di sviluppo, definito “cambiamento epocale rispetto al passato“. Intanto si entra nel secondo mese dell’esercizio provvisorio, e non si vede una scadenza a breve per l’impasse della sanità.
Bartolazzi accetta la ristrutturazione delle sale operatorie e la costruzione di moduli aggiuntivi esterni, provvisori, del Businco a Cagliari, ma a Sassari esplode il malcontento: Aou di Sassari, terapia intensiva cade a pezzi: «Pazienti a rischio, non possiamo garantire sicurezza e cure adeguate», mentre nel corridoio del reparto cardiologia sono presenti anche due file di barelle.
A Nuoro e Sorgono, il comitato Allerta in Barbagia lancia l’allarme: «Pochi medici, manca il pediatra, il mammografo è un souvenir».
Desirè Manca esonda dalle sue competenze e propone i bonus sanitari per gli Isee al di sotto dei diecimila euro, ma viene bocciata dai tecnici e dalla sua stessa maggioranza, perché «Rappresenta un’anomalia la circostanza che le prestazioni correlate ai buoni sanitari siano finanziate con risorse del Fondo Fse, e non come ordinariamente accade a valere sulle risorse del Fondo sanitario regionale» e perché crea discriminazioni rispetto ad un servizio universale.
Insomma, gli intenti sono buoni, gli strumenti completamente sballati.
Questo dopo la prima figuraccia sulla Cassa integrazione di qualche settimana fa.
Mentre i legali di Todde lanciano accuse al comitato di garanzia elettorale («Avete alterato la realtà»), Licheri aveva detto che tutto era in regola, Desirè Manca aveva accusato i poteri forti, e Conte aveva bollato la “decadenza illegittima e infondata“, ancora a distanza di settimane Todde non ha depositato il ricorso.
Il problema principale è politico, Todde ha mentito varie volte, e su questo non esiste ricorso.
La sensazione è che questo governo non abbia più nulla da dare, lo sforzo per negare la Pratobello24, e la gestione della sanità hanno creato parecchio malcontento anche tra gli alleati.
Dato il contesto di completo caos, il centrodestra ha gioco facile a chiedere che si torni al voto, la maggioranza è “senza bussola”.
Dal mondo delle proteste
Materiale in uscita dalla Sider Alloys, tensione alle stelle. I lavoratori timbrano il cartellino, ma bloccano le merci in uscita.
Gli Oss di Cagliari in lotta: «Basta precariato, vogliamo stabilità»
Antimilitaristi in corteo a Cagliari: «Processo Lince, terrorista è lo Stato»
Protesta del latte, «non luogo a procedere» per 12 pastori sardi, avevano scelto la messa in prova un “assalto” al caseificio Pinna di Thiesi nel 2019.
Sa Cida in 1 Minutu
Energia. Quasi la metà dell’energia elettrica consumata l’anno scorso in Italia veniva da fonti rinnovabili (Il Post)
Speculazione coloniale. «Fermiamo gli speculatori con le comunità energetiche», Donori, Dolianova e Serdiana avviano l’iter per la comunità energetica, progetto proposti dal Comitato Parteolla-Gerrei. (Unione Sarda).
Scempio davanti a Su Nuraxi: via libera ai pannelli, amarezza a Barumini. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Comune e Regione contro l’impianto fotovoltaico. (Unione Sarda).
Assalto a Mandas, pale eoliche una sopra l’altra (Unione Sarda).
GrIG: “La speculazione energetica vuol trasformare, ancora una volta, la piana di Cossoine” (Italia che Cambia).
Invasione di pale eoliche nel Monte Acuto: paesaggio “industrializzato” in Sardegna. (Unione Sarda).
A Far West (RAI 3) piace il Far West delle energie rinnovabili. (Grig).
Rinnovabili, la Sardegna è maglia nera negli obiettivi green 2030. “Il report della Fimser”, l’Associazione Italiana Mediatori Sociali Energie Rinnovabili – Sardegna (La Nuova Sardegna)
Migranti. La Ocean Viking è arrivata a Olbia: sbarcherà donne e bambini
Siccità. Addio siccità, negli invasi c’è troppa acqua: si aprono le dighe (Nuova Sardegna).
La siccità della Sardegna era arrivata al Parlamento europeo grazie a un maltese (Nuova Sardegna)
Ma il capitolo acque si arricchisce di un altro elemento: acqua inquinata, la Sardegna è da bollino rosso. (Nuova Sardegna)
Strano, non eravamo l’isola “selvaggia e incontaminata”?
Scuola Sarda. Approvata la riorganizzazione della rete scolastica. Battaglia vinta in difesa della Sardegna: solo due autonomie su nove verranno accorpate (Regione Sardegna)
Trasporti. La Sassari-Olbia è terminata, tredici anni dopo la prima pietra (Nuova Sardegna)
Trasporti. Fuori dalla continuità, Ai residenti in Sardegna rimborsato il 25% del biglietto aereo (Per una spesa pari o superiore a 100 euro e nei limiti dell’importo massimo di 125 euro)
Politica. Elezione diretta nelle Province, al via la discussione in Regione (Nuova Sardegna)
Giustizia. Alfredo Cospito è stato assolto insieme ad altri 11 anarchici dal giudice per le indagini preliminari di Perugia in relazione alle attività della rivista Vetriolo considerata “clandestina” (Osservatorio repressione)
Cultura. Gli errori della nostra storia, Francesco Cesare Casula: «Buttate giù la statua di Carlo Felice» (Unione Sarda)
Cultura. Parteolla, riapre lo sportello intercomunale della lingua sarda (Unione Sarda)
Le conturbanti inchieste della Nuova Sardegna. Si tuffa e perde il cellulare in acqua (in un cenote). Il video diventa virale