Ambiente

111 Articoli

Architettura

3 Articoli

Cultura

123 Articoli

Economia

7 Articoli

Giustizia

6 Articoli

Interviste

42 Articoli

Lingua

32 Articoli

Mondo

14 Articoli

Musica

2 Articoli

Notizie

58 Articoli

Persone

7 Articoli

Politica

155 Articoli

S'Imprenta

99 Articoli

Sanità

13 Articoli

Sport

4 Articoli

Storia

63 Articoli

Trasporti

2 Articoli

Non perdere le ultime da S'Indipendente!

angioy

Giovanni Maria Angioy a 217 anni dalla sua morte

Ogni anno, l’occasione è per noi intrisa dell’amarezza di non aver scoperto il luogo giusto in cui celebrarlo. 
Ma perché ritrovare la tomba parigina di Angioy si rivela un’impresa tanto ardua?

Cercheremo di spiegarlo semplicemente, dopo anni di ricerche infruttuose. Giovanni Maria Angioy si spense a Parigi al primo piano, lato cortile interno, della rue Froidmanteau numero 3, in una fredda giornata di febbraio. 

Accompagnato dolcemente e, sino alla fine, dalle cure affettuose di una giovane vedova – Catherine Dupont – la sua padrona di casa, il corpo dell’ex Alternos giunse presso la Chiesa Saint-Germain-l’Auxerrois, come testimonia un prezioso biglietto rinvenuto nella suddetta parrocchia sita in zona Louvre, al limitar della Senna. 

Le sue tracce, sfortunatamente per noi, si fermano lì. 
Nessuno studioso del passato di nostra conoscenza, eccezion fatta per Felice Cherchi Paba, menziona il cimitero in cui il corpo di Angioy venne sepolto, per il semplice fatto che la notizia dovette, all’epoca, essere tramandata a livello orale, con i conseguenti errori del caso. Alcuni supposero – senza il supporto di prove – una sepoltura in fossa comune. Felice Cherchi Paba, nel suo oramai quasi introvabile testo “Don Michele Obino e i moti antifeudali lussurgesi (1796- 1803)” affermò che Michele Obino venne sepolto al cimitero di Montmartre, mentre Angioy in quello del Père-Lachaise. 

Sin dalle nostre prime indagini, ci rendemmo conto che la notizia era erronea e, dopo anni di ricerche, avemmo la gioia di scoprire la tomba di Michele Obino presso il cimitero del Père-Lachaise. Ma allora, perché Felice Cherchi Paba avrebbe citato il cimitero di Montmartre? Un’ipotesi valida è che qui fu sepolto, invece, Giovanni Maria Angioy. 

Ipotesi convalidata dalla corrispondenza fra il luogo di morte e quello in cui i corpi venivano tumulati. 
Il cimitero di Montmartre esiste ancora, è notorio, ma i suoi archivi iniziano soltanto dall’anno 1825, mentre Angioy si spense nel 1808. 

Perché pensiamo che Angioy ebbe una tomba?
Perché dal documento rinvenuto nella parrocchia parigina del funerale risulta che Madame Dupont, la meravigliosa benefattrice di Angioy, pagò 45 franchi per una tomba. 

Confidando su nostre ipotesi poi suffragate da documenti ancora esistenti, propendiamo per l’ipotesi che Angioy fu sepolto nel cimitero di Montmartre, all’epoca noto sotto il nome di Champ du Repos. Nello stesso anno di Angioy si spensero altri personaggi la cui tomba esiste ancora nel cimitero di Montmartre e il nostro sogno più grande sarebbe quello di ritrovare un giorno la sepoltura dell’Alternos. 

Lo scoglio più grande rimane l’assenza di archivi per l’anno 1808 e la totale illeggibilità delle iscrizioni di certe tombe coeve. Solo il ritrovamento casuale di un “billet d’enterrement” (una sorta di partecipazione di morte) che Catherine Dupont inviò in parecchi esemplari agli amici di Angioy, potrebbe far luce sui fatti ma, a tutt’oggi, non abbiamo avuto la fortuna di rinvenirne uno. 

Celebreremo dunque, anche quest’anno, il patriota Giovanni Maria Angioy, ricordandolo come un uomo generoso e coraggioso che spese l’intera sua esistenza per la causa sarda.


Immagine: itenovas.com

Cumpartzi • Condividi

Lascia un commento / Cummenta

I commenti saranno sottoposti ad approvazione prima della pubblicazione.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha in caricamento...