Bidd’e Putzu: de ferru o de linna bastit chi siat unu ponti
Villaputzu, 7 dicembre 2023, il countdown inesorabile è arrivato all’istante finale.
Un’ordinanza della Provincia del Sud Sardegna¹ intima: basta semaforo; no senso unico alternato; stop alla mobilità!
Il ponte sul Flumendosa, per tutti “Il ponte di ferro”, è sofferente.
A dispetto del suo appellativo, che evoca forza e resistenza, il ponte ha perso ogni robustezza, e ne ha ben donde.
Costruito negli anni venti, sopravvissuto alle alluvioni, appesantito dal traffico, è ora incapace di fare il suo dovere.
Villaputzu-Bidd’e putzu rinomato per storia, spiagge, launeddas, servitù militari ora lo è anche per il ponte di ferro (chiuso).
Il nastro riavvolto proietta oggi un avvicendamento filmico di soggetti e di fatti che dalla metà del 2019 tiene col fiato sospeso un intero paese. Da quando la Provincia del Sud Sardegna istituisce il senso unico alternato sul ponte che necessita interventi per la sua messa in sicurezza.
All’agosto del 2021 proteste preannunciate e intraprese petizioni popolari sembrano aver sortito l’effetto sperato di avere un ponte sicuro “La Regione Sardegna ha appena stanziato due milioni e mezzo di euro a favore della Provincia del Sud Sardegna per il rifacimento del ponte del Flumendosa.” [… ] “Il cantiere partirà in primavera².”
Già, ma quale primavera?
Nel gennaio del 2023 anche le istituzioni di rango ministeriale guardano al ponte di ferro che a sua volta guarda alla successiva primavera.
“Lavori sul ponte sul Flumendosa, via libera del Ministero a finanziamento da 1,8 milioni”. “Villaputzu riceverà un finanziamento di 1,8 milioni da utilizzare per i lavori per il ponte della ex Strada statale 125³.”
Agosto 2023 [..] “L’aggiudicazione dei lavori è prevista per settembre, con un inizio dei lavori nella primavera del 2024⁴.” [..]
Ma evidentemente le istituzioni sono eterogenee non solo per matrice ma pure per tempistica.
Villaputzu 7 dicembre 2023 “Dalla mezzanotte di oggi alt alla circolazione sul ponte di ferro sul Flumendosa” . “La Provincia del Sud Sardegna, con un’ordinanza, ha annunciato la chiusura del “Ponte di Ferro” che unisce le due sponde del Flumendosa”.¹
Ed è subito scontro istituzionale tra Commissario straordinario della Provincia del Sud Sardegna e il Sindaco di Villaputzu⁵.
Volano le accuse e volano le transenne di chiusura giù dal ponte di ferro⁶.
Monta il malcontento dei cittadini prontamente intercettato dalle opposizioni dell’assemblea legislativa sarda⁷ e da quella parlamentare⁸.
Dall’8 dicembre 2023 sono 18 i km di strada a scorrimento veloce che separano Villaputzu da Muravera, a fronte dei 4 percorribili attraverso il ponte.
Dall’8 dicembre 2023 al 30 maggio 2025 saranno 540 i giorni di chiusura.
Il limitato diritto alla libera circolazione a cascata trascina anche quelli alla salute e all’istruzione.
La popolazione villaputzese da troppo tempo prigioniera del labirinto della Pubblica Amministrazione ora, a buon diritto, pretende rispetto per i suoi fondamentali diritti.
Lo sgomento iniziale lascia subito il posto alla rivendicazione unanime, verso la Pubblica Amministrazione, del diritto alla libertà di circolazione.
Le espressioni più elevate di democrazia partecipata, appelli, cortei, manifestazioni straripanti di solidarietà, vedono gli studenti⁹ impegnati in prima linea nella difesa del diritto alla mobilità e, nel febbraio successivo, farà loro eco il vagito di un neonato comitato cittadino¹º.
Una popolazione, quella villaputzese, che da decenni, come una “famiglia allargata”, convive nel suo territorio con chi della difesa ne ha fatto una professione e ora si affida ad esso¹¹ con trepidazione.
Perché non ci sta a che quel fiume diventi un altro limite invalicabile.
Nella galassia di tavoli tecnici, geni civili e militari, campagne elettorali, istituzioni elettive e commissariate, istituzioni scadute e rinnovate, ogni giorno, dall’8 dicembre 2023, l’alveo asciutto del Flumendosa è percorso nei due sensi dagli automobilisti del Sarrabus.
Eh già, perché un “santo” paladino del diritto alla mobilità doveva pure esserci. “Le campagne sono a secco da settimane,” […]Lo denuncia Coldiretti Sardegna con il suo rilevamento (su dati Arpas) sulle precipitazioni nell’isola.¹² […]
Quando si dice che “non tutti i mali vengono per nuocere”.
Ma quel “santo”, che di democrazia se ne intende, elargisce misericordia “a pioggia” per tutti. In misura diffusa e imparziale.
Ai primi di marzo 2024 “Il guado sul fiume è impraticabile, ora il paese è quasi isolato”¹³
Dall’8 dicembre 2023 sono passati più di tre mesi e fra qualche giorno arriverà un’altra primavera. Si vedrà “fiorire” la bretella¹⁴ per la nuova statale 125?
A sintesi di tutto una locandina beneaugurante, diffusa nei social, inneggia ad “ un ponte nuovo per il Sarrabus-Gerrei” e auspica “subito una viabilità alternativa”.
E noi ci associamo all’augurio!
Immagini: Brigida Carta