Casa Mascia a Simala, da rudere a esempio d’architettura
C’è voluto un anno per bonificare l’area e rendere Casa Mascia a Simala, in provincia di Oristano, un punto di riferimento dell’architettura sarda.
Finita di restaurare nel 2023, è stata inserita nella storica rivista di architettura “Domus” e alla fine dello scorso anno era tra i cinque siti italiani candidati al “Piranesi Award”, il prestigioso premio internazionale dedicato sia all’architettura contemporanea che al rispetto e recupero del patrimonio culturale.
Grazie ai progetti di riqualificazione destinati sia ai centri storici che agli edifici storici della Sardegna, la Soprintendenza, l’Unione dei Comuni Parte Montis, che ha in parte finanziato l’intervento, e la mano dell’architetto Martino Picchedda, hanno ridato vita a un luogo che da casa privata è diventato una piazza pubblica.
La struttura si trova nel centro storico. Fino ai primi del Novecento è appartenuta ai Mascia, una famiglia di facoltosi proprietari terrieri di Simala, e ora è di proprietà del Comune.
La casa a corte è disposta su circa 400 metri quadrati ai quali si accede da un portale e su cui erano disposti l’abitazione e gli spazi per gli strumenti agricoli. Fino a poco tempo fa era “un dedalo intricato di vegetazione che non consentiva nemmeno di intuire il costruito” racconta* Picchedda. Per la nuova “Casa delle Tradizioni” l’architetto ha mantenuto la tipica pavimentazione a impedrau e il portico con i coppi sardi; le vecchie mura sono state recuperate e intonacate con materiali ecologici. L’insieme crea la scenografia perfetta di uno spazio aperto che possa ospitare eventi e valorizzare prodotti locali.
Dopo il recupero, Casa Mascia è stata inserita in una delle sei tappe dell’itinerario che guida il visitatore in questo piccolo e caratteristico centro dell’alta Marmilla.
Immagine copertina Casa Mascia – crediti Martino Picchedda