“Assalti & Assolti Restaurazioni S.r.l.” – S’Imprenta, rassegna stampa dalla colonia
In questa fase politica, dopo un anno e mezzo di ribellione popolare crescente, si inizia a sentire odore di restaurazione, pronta a calare come benzina sul fuoco.
Le tempistiche degli ultimi avvenimenti convergono tutti nella direzione di uno stato che difende sé stesso, contro l’interesse dei cittadini.
- lo stato italico, tramite il suo ramo giudiziario, assolve sé stesso riguardo a Capo Teulada
- dopo lo sgombero dei gazebo di Oristano, i presidi vengono sciolti e considerati come occupazione abusiva.
- la stampa inizia a tentare di screditare e isolare il movimento anticoloniale
- i politici compiacenti, messi alle corde delle loro responsabilità, iniziano a giocare sporco
- Incombe il decreto “anti Gandhi”, dal sapore fascistoide
Teulada. Scrive RaiNews che “Sono stati assolti perché il fatto non sussiste i generali a processo a Cagliari per disastro ambientale colposo nella penisola Delta del poligono militare di Capo Teulada. Dei cinque imputati, che si erano succeduti al comando del sito negli anni, Claudio Graziano, 69 anni, ex Capo di Stato Maggiore e già presidente di Fincantieri, è morto il 17 giugno scorso, suicida. […] La seconda sezione penale del tribunale di Cagliari ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura per gli altri quattro generali, predecessori di Graziano: Danilo Errico, Domenico Rossi, Sandro Santroni e Giuseppe Valotto.”
Qui un video racconto della RAI.
La penisola Delta di Teulada è stata dichiarata imbonificabile, ma non c’è reato e non ci sono colpevoli. A Teulada piovono naturalmente bombe dal cielo, come acqua piovana.
Ad Oristano vengono denunciate 16 persone e sgomberano i gazebo del presidio. La Nuova ci sguazza e deforma le notizie, per cui un indagato viene fatto passare come condannato.
La Nuova cerca di marginalizzare la protesta, cercando di metterla in un angolo, nonostante la lotta abbia palesemente il sostegno di gran parte della popolazione sarda.
Il giornale sassarese lo fa mentre pubblica una “durissima” inchiesta sui soprannomi sardi (sigh).
In questo contesto il governo si prepara a portare avanti un provvedimento che criminalizzerà chi protesta per le strade, che sembra studiato per bloccare il dissenso di chi vuole bloccare le pale eoliche. La protesta contro il provvedimento ha sfilato giovedì per le strade di Cagliari, con il sostegno di 53 sigle.
Querelle e querele
Tanto tuonò che piovve.
L’audio diffuso da Graziano Milia, contenente minacce al sindaco (ma non rivolte direttamente al primo cittadino quartese, l’audio parla in terza persona di Milia), non è riconducibile ad alcuna persona dei comitati No Tyrrhenian Link di Quartu e Selargius.
Ma è stato lanciato da Milia nel bel mezzo di una querelle con i comitati e il file rinominato e diffuso come “Audio Comitato No Tyrrhenian Link”.
I meta-messaggi sono poco meta e molto espliciti, vanno oltre il subliminale, il risultato è quello di far passare i due comitati come colpevoli.
Dunque, ecco la querela per diffamazione del comitato di Quartu.
Casteddu Online (“Tyrrhenian Link a Quartu, il Comune smonta gli attacchi: “Col cavo energia pulita e zero espropri”) riporta alcune posizioni in cui la maggioranza che sostiene Milia nega che esistano espropri e servitù in corso a Quartu S.E., dovuti al Tyrrhenian Link.
I Comitati non hanno mai parlato di espropri, ma di servitù, che invece esistono, eccome. Ecco il documento ufficiale di Terna, dove risultano 249 proprietari di Quartu S.E. che subiranno la servitù di elettrodotto, con tanto di riferimento ai fogli e alle particelle. Il documento è pubblico.
La battaglia non è solo politica, non solo giudiziaria e penale, ma principalmente mediatica.
I Comitati hanno l’obiettivo di ottenere un maggior coinvolgimento nella lotta di nuovi attivisti per fermare la speculazione.
I politici hanno l’obiettivo mantenere e far crescere il proprio consenso, e hanno terrore che venga eroso.
Alcuni media cercano di isolare la lotta, cercando di metterla nell’angolo della violenza, quando in realtà la violenza è dello stato italico, invasore e repressivo. Ma che si auto assolve.
Sa cida in 1 minutu
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immagine di copertina: D’agospia