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ANCI Sardegna svicola e non prende posizione sulla colonizzazione energetica

Il 21 giugno ero a Ghilarza assemblea dell’Anci. Ci vado perché all’ordine del giorno, insieme a molte altre questioni, c’è la faccenda delle pale e della speculazione energetica. Sala strapiena di sindaci.

Al momento dovuto, Emiliano Deiana introduce il tema con alcune notazioni generali: l’assenza di una mappa delle aree idonee, i poteri statutari della RAS, le compensazioni come elemosine. E propone che Anci elabori un documento unitario in proposito.

Parte il dibattito. Due interventi. Poi la discussione viene interrotta. Si decide di saltare all’ultimo punto all’ordine del giorno: il congresso Anci. Se farlo prima o dopo le elezioni regionali, come andare avanti nel mentre, i dissidi tra parti politiche, i candidati degli uni, i candidati degli altri. Passa un sacco di tempo e alla fine, all’una e mezza, tutti si alzano e se ne vanno.

Pale eoliche e speculazione energetica non vengono riprese. Non si vota, non si decide, su una minaccia catastrofica, che esige risposte materiali e immediate. Ed è il punto a cui siamo. Fossero stati seduti tra il pubblico, i rappresentanti delle multinazionali ieri sera sarebbero andati a dormire molto, molto tranquilli.


Immagine: IlSole24ore

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