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4 novembre: dal “Circo Massimo” al “massimo circo” – S’imprenta, rassegna stampa dalla colonia

Titola l’Unione Sarda: Festa delle Forze armate: cancellato l’evento al Circo Massimo, celebrazioni a Cagliari.

Dal Circo Massimo al Massimo Circo è un attimo.
Con relativa sfilata del carrozzone e Triccheballacche di Mattarella, generali, le Frecce Tricolori (avranno adottato nuove misure di sicurezza, dopo la tragedia recente?) e qualche passarella elettorale di ministri e deputati (i cosiddetti “big”, per la stampa coloniale).

La sciovinista parata militare, inutile spreco di soldi, mostra i muscoli proprio in Sardegna, per questioni di sicurezza (più facile individuare chi entra ed esce dall’isola).
L’insularità mostra i suoi vantaggi, diranno i Riformatori, questo è il primo “vantaggio”.

Ci attendono fiumi di retorica sui nonni morti PER la “patria”. Dimenticando che i nostri nonni sono morti A CAUSA della “patria“, e che non c’erano nemici da cui difenderci, ma è stata l’Italia a dichiarare guerra all’Austria, nella I Grande Guerra, ed a schierarsi con la follia tedesca nazista nella seconda.

Si piangano giustamente i morti di tutte le guerre, maledicendo la “patria” che, con ignobile leggerezza, li ha obbligati a morire. I soldati sardi sono morti nel nome di un nazionalismo figlio del risorgimento “lungo”, da completare, in cui risiede il peccato all’origine. Da quale potenza straniera, ad esempio, veniva liberato lo Stato del Vaticano? La storia che ci continuano a raccontare è un coacervo di vuota retorica mista a nazionalismo, che fa acqua da tutte le parti.

La notizia collaterale è che se i “festeggiamenti” sono ridotti, la libera manifestazione del dissenso alla classe politica è proprio vietata.
(Festa delle Forze armate a Cagliari, primi divieti: zona del porto blindata per Mattarella – Unione Sarda)

La manifestazione di A Foras è stata vietata, si legge nel comunicato:
“Diverse associazioni pacifiste e antimilitariste hanno in programma di manifestare in occasione del 4 novembre, ma le forze repressive hanno deciso di vietare i cortei nel centro cittadino, con l’obbiettivo di occultare ogni forma di opposizione.”

Vietato mettere in discussione il circo tricolore con le stellette e le divise che ci bombardano diversi mesi l’anno, che usa la Sardegna per le mille servitù, per favorire la speculazione che riempirà la nostra terra di pale “furabentu” (cit.) che ci lasceranno ferraglie arrugginite fra qualche decennio, ma che disinveste in istruzione, con i tagli (o meglio “ragli”) alle scuole, riducendo ancora una volta la possibilità di un riscatto dei territori e dei sardi.
(I sindaci di 12 Comuni del Sulcis dicono “NO” al taglio di 7 autonomie scolastiche – Provincia del Sulcis-Iglesiente)

Vietato dissentire su guerre e su Israele. Media e politica italiani sono schierati in modo diametralmente opposto rispetto alle piazze. Schierarsi con Israele significa schierarsi con chi NON vuole lo stato palestinese. Significa schierarsi con chi NON vuole che riparta la diplomazia e i negoziati, unica via d’uscita possibile (ma la soluzione non è Hamas). La parata delle forze armate in questo contesto mondiale è fuori luogo e di cattivo gusto.

Vietato manifestare contro la Repubblica coloniale italiana, unico dominatore a cui è riuscito di cancellare completamente la lingua sarda, la quale resiste in nicchie troppo piccole o in fasce d’età avanzata, e a cancellare la storia e la cultura sarda, nel nome del “facciamo gli italiani”. Anche chi italiano non lo era mai stato, e mai lo sarà. L’unità che si festeggia ha azzerato le culture locali precedenti.

Eletziones 2024

In attesa di notizie dal fronte dell’autodeterminazione, i media sono concentrati sul grande caos del fronte italiano.
Un rapido sguardo ai titoli per capire che il fronte dei partiti italiani è in piena crisi di nervi da brama di potere. Roma insiste nel voler imporre i candidati delle due coalizioni a tutti i costi, in barba all’autonomia. Uno spettacolo indecoroso.

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  • Regionali ’24, sveglia dei Riformatori ad alleati sul candidato – Report Sardegna 24
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Questa settimana il mondo indipendentista ha perso lo storico combattente e intellettuale, Giampiero “Zampa” Marras, che ha salvato dall’oblio Antonio Simon Mossa.
Ci uniamo nel cordoglio ai familiari.

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Imàgine de sa chida


Imàgine copertina: generada de s’AI Dall-E ;
Imàgine Mattarella Putin: Report Sardegna 24

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