Le esercitazioni Nato fanno bene alla salute, portano lavoro e difendono la democrazia
Proprio in questi giorni, 27 aprile al 14 maggio, si stanno svolgendo in Sardegna le ennesime esercitazioni militari della NATO . Proprio oggi sono circolati in rete video di spaventosi bombardamenti sulle bellissime coste della nostra isola.
In generale la direzione della NATO non fa mistero che la Sardegna viene utilizzata come terreno da bombardare. Il silenzio della politica e della classe intellettuale sarda è assordante. Solo i movimenti storicamente contrari all’occupazione mantengono acceso il focolaio del dissenso, oggi a Cagliari scenderà in piazza Sardinnia Aresti e il 2 giugno A Foras.
Cristiano Sabino interviene su ReportSardegna24, un nuovo media nato negli scorsi giorni e diretto da Simone Spiga, analizzando come, attraverso una narrazione rassicurante e positiva, si voglia ammansire e manipolare l’opinione pubblica sarda, preparandola all’uso sempre più intensivo dell’isola a scopo bellico. Pubblichiamo anche qui il suo intervento, convinti che non sia mai abbastanza denunciare la colonizzazione militare della nostra terra.
Quando sei bambino e chiedi ai tuoi genitori di leggerti una favola, non vedi l’ora di chiudere gli occhi e immedesimarti con i buoni. E i buoni alla fine vincono sempre. In questa favola però non ci sarà nessun vincitore, ma intanto i buoni – o per lo meno quelli che nella favola vengono descritti come tali – devono pur testare le loro armi, altrimenti poi come fanno a fare la guerra ai cattivi?
E in questa favola non ci sono neanche Re, maghi, elfi e non ci sono terre di mezzo, castelli e foreste incantante, anche se le foreste un tempo c’erano, prima del grande disboscamento voluto dai Savoia per produrre traversine da portare nel nord Italia e fare cassa col carbone vegetale. C’è però il male e i cattivi di volta in volta sono quelli che non stanno alle regole di Washington e dei loro aiutanti. E fra gli aiutanti ci siamo pure noi, o meglio, i vari governi che si susseguono alla guida dello Stato italiano e della Regione Autonoma di Sardegna che, a quanto pare, litigano sempre su un sacco di cose, ma quando si tratta di utilizzare la Sardegna come poligono sperimentale per armamenti di ogni tipo, si prendono a braccetto e stappano lo spumante.