S’Imprenta: rassegna stampa della colonia – I conti all’ombra dei giganti
L’inchiesta dell’Unione Sarda sui conti della Fondazione Mont’e Prama, portata avanti da Mauro Pili, pone al centro del dibattito la sacrosanta richiesta di trasparenza nella gestione dei fondi e porta a galla diverse rese dei conti.
Si va dalle spese per le sponsorizzazioni sportive al Cagliari Calcio e alla Dinamo, alle sponsorizzazioni attraverso mezzi stampa italiani, e tante altre voci, tra cui l’autista convenzionato.
Emergono le vecchie ruggini tra Muroni, che ha chiesto la rettifica (Monteprama.it) sui dati dell’inchiesta, e l’Unione Sarda, in cui il primo si difende in maniera non troppo convincente sull’opportunità di certe spese. In questi giorni emerge anche una vecchia causa (Sardiniapost.it) intentata e persa da Muroni contro l’Unione Sarda per un incidente che sarebbe avvenuto a causa di una sedia difettosa della redazione.
Un altro scontro è quello tra Muroni e il sindaco di Cabras, che aveva bocciato (Ansa.it) il bilancio della Fondazione.
Il dibattito si sposta sul piano politico: le accuse di Zedda dall’opposizione vengono respinte in malo modo da Chessa (“Tu sei marcio dentro” – ha detto Chessa (Unionesarda.it) – “malato in testa. Io non ho fatto le cose che hai fatto tu da sindaco“) facendo riemergere un’altra resa dei conti tra l’ex assessore di Cagliari e l’ex Sindaco di Cagliari.
Tra le rivelazioni su Mont’e Prama inserita in un percorso “Itinera Romanica” (Unionesarda.it) (per una volta non c’entrano i Fenici!) e appalti (Sardiniapost.it) di fornitura ricorrenti, su cui si dovrà eventualmente dimostrare un illecito, si intravedono sullo sfondo le elezioni 2024 e la lotta tra bande che affilano i coltelli. L’imprenditore Schiavone dal suo blog entra in polemica con Sardiniapost e con il giornalista Guerrini attraverso una post totalmente fuori dalle righe e minacce neanche tanto velate. Tutto normale in terra di Sardegna.
La vicenda apre un capitolo ulteriore, e questa volta tocca il mondo indipendentista: Muroni è stato il portavoce di Autodeterminatzione. La ricerca di candidati esterni per riuscire ad allargare il consenso fuori dalla “bolla” non solo non ha portato ad ADN i risultati elettorali sperati ma oggi pone una questione viva sulla formazione di una nuova classe politica, interna al mondo dell’autodeterminazione.
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Immagine: Sa marigosa