La Sardegna si prepara ad accogliere la Gira Zapatista
Gli zapatisti invaderanno la Sardegna?
Tra fine agosto, settembre e ottobre, una delegazione zapatista dal Chiapas potrebbe sbarcare in Sardegna. La delegazione è composta nello specifico da CNI-CIG, dal Fronte del Popolo in Difesa dell’Acqua e della Terra di Morelos, Puebla e Tlaxcala, e dall’EZLN. Per organizzare l’accoglienza della delegazione zapatista è nato a gennaio del 2020 il Coordinamento Sardigna Zapatista che raccoglie movimenti, forze politiche, associazioni, sindacati sardi e singole individualità.
«Abbiamo aderito a Lapaz (Libera Assemblea Pensando/Praticando Autonomia Zapatista) che coordina 13 macroaree in tutta la penisola italiana e nelle isole di Sardegna e Sicilia, e comunicato direttamente con le Ezln e – precisa Eleonora Serra, una delle portavoce del coordinamento – a breve si avrà la certezza della visita, delle giornate in calendario e del luogo che ospiterà le giornate di incontro. Il coordinamento ha inoltre firmato e tradotto in sardo la “Dichiarazione per la Vita” che riassume le motivazioni degli zapatisti».
- sardo: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2021/02/01/primu-parti-una-decrarada-po-sa-vida/
- italiano: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2021/01/02/prima-parte-una-dichiarazione-per-la-vita/
«L’obiettivo – aggiunge Andrea Pitzalis, altro portavoce – è quello di organizzare una serie di giornate pubbliche di scambio politico e culturale per condividere con la delegazione zapatista i tanti temi di interesse comune tra i nostri popoli».
«L’occasione che spinge questa popolazione lontana, lenta e pacifica fino alle nostre latitudini – chiarisce sempre Pitzalis – è il cinquecentenario della conquista spagnola del Messico, che ricorre il 13 agosto 2021, e apre una riflessione sulla tematica coloniale, sugli esiti catastrofici dell’estrattivismo occidentale, e sulla gestione capitalista del bene comune, che privatizza e distrugge le risorse e le vite». La cura proposta dagli zapatisti, con cui si confronterà il coordinamento sardo, consiste nella decolonizzazione, nella proposta dell’autogoverno con modalità dal basso e circolari, nella riappropriazione e nella difesa dei beni comuni, dei semi della terra, dei saper fare, della salute delle genti e delle comunità. Insomma temi cari da sempre ai movimenti per l’autodeterminazione dell’isola.
Lo scorso giugno 7 delegati zapatisti sono già arrivati a Vigo (Galizia) «in castellano si chiama “Gira”– spiega sempre Serra – l’obiettivo è quello di conoscere le popolazioni resistenti del nostro continente, portando la testimonianza di chi ha saputo resistere e ribellarsi alla colonizzazione, costruendo un nuovo mondo pezzo per pezzo».
Il Coordinamento invita tutte le realtà e i singoli che si riconoscono nella Dichiarazione zapatista ad unirsi al percorso di costruzione dell’accoglienza inviando la propria adesione completa di nome del singolo o del movimento e il luogo in cui si svolge la propria attività a zapatistasinsardigna2021@riseup.net; le adesioni verranno pubblicate nel blog sardignazapatista.noblogs.org, insieme ad aggiornamenti continui sull’arrivo della delegazione e le iniziative del coordinamento.