Filosofia de Logu “riporta a casa” Gramsci. Lunedì la presentazione tematica
Il collettivo di ricerca “Filosofia de Logu” è arrivato alla terza presentazione pubblica dell’omonima collettanea contenente undici saggi per “decolonizzare il pensiero e la ricerca in Sardegna”.
La prima presentazione ha visto gli interventi dei discussant Carla Panico, studiosa di postcolonialismo e cittadinanza globale al Centro Estudos Sociais dell’Università di Coimbra, Portogallo e Massimo Mazzotti, professore presso il Dipartimento di Storia dell’Università di California, Berkeley, e direttore del Center for Science, Technology, Medicine, and Society. Hanno coordinato e interloquito con gli ospiti principalmente i due relatori dell’opera, Sebastiano Ghisu e Alessandro Mongili.
Dopo questa prima presentazione generale è iniziato il percorso delle presentazioni tematiche, la prima delle quali ha toccato uno dei punti nevralgici della riflessione del gruppo di ricerca sardo: la decolonizzazione del pensiero storiografico. Hanno partecipato Alessandro Soddu, professore associato presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari e due attiviste del collettivo “Storia Sarda nella Scuola Italiana” che si occupa della redazione e della diffusione di materiale didattico sulla storia sarda. Il focus del ragionamento si è concentrato sul saggio di Omar Onnis “L’altrove che è in noi. La storiografia sarda e il come se”.
Lunedì 12 aprile è la volta della presentazione tematica su Gramsci a cui il collettivo, nel suo manifesto, dedica un paragrafo specifico, significativamente intitolato “Gramsci ritrovato”.
Non è un caso che il titolo della presentazione di lunedì prossimo sia “Gramsci furriende a domo” (“Riportiamo Gramsci a casa”), da una felice elaborazione di Carla Panico nella prima
presentazione pubblica. «Sarà utile tornare ad ascoltare la lettura di Gramsci – scrivono gli attivisti nel loro manifesto – che ci parlava ma è stato zittito. Gramsci parlava sardo, nel senso che tutta la sua riflessione parte dalla questione sarda intesa come questione di subalternizzazione. Ciò è stato rimosso dall’interpretazione neo-risorgimentalista a cui è stato inchiodato dopo la sua morte con le sopraggiunte nuove condizioni politiche impresse da Jalta e dalla svolta di Salerno del PCI».
Il focus gramsciano della collettanea è senz’altro la ricerca sul “Gramsci sardista popolare di Cristiano Sabino”, ma la cassetta degli attrezzi di Gramsci agisce in tutta la meccanica del libro e costituisce uno dei pilastri su cui si fonda lo stesso collettivo di ricerca.
I discussant invitati saranno Alessandra Marchi, assegnista di ricerca all’Università di Cagliari presso il Centro di studi internazionali gramsciani (GramsciLab) e Danilo Lampis, laureato in scienze filosofiche presso l’Università di Bologna con una tesi vincitrice nel 2019 del premio internazionale della Fondazione Gramsci e romanziere esordiente con “Essere giovani non è una scusa” edito da Castelvecchi.
La diretta sarà lunedì 12 aprile ore 18.00 sul canale youtube e su facebook di Filosofia de Logu.