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fulvio sioni

Amministrare una comunità, da indipendentista. Intervista a Fùlviu Micheli Sioni

Prosegue il percorso di incontri con amministratori indipendentisti che S’Indipendente aveva aperto con l’intervista a Maurizio Onnis. É una serie di interviste sulle azioni concrete che gli amministratori portano avanti all’interno dei loro Comuni al fine di dimostrare che gli indipendentisti sanno governare e fare buona amministrazione.


De Tore Raimondo Cosseddu Cancedda


Fùlviu Micheli Sioni è consulente di direzione aziendale, costruttore di comunità e reti di imprese in SardexPay.net, ma è anche amministratore nel Comune di Arthana / Arzana, oltre che membro del Consiglio di Presidenza in Corona de Logu e socio di ANS Assemblea Natzionale Sarda. Gli abbiamo chiesto come l’Amministrazione Comunale arzanese stia intervenendo e cosa stia programmando nel tessuto economico locale del territorio comunale.


1. Fùlviu, una domanda su di te, innanzitutto: cosa intendi per fare impresa al giorno d’oggi?
Nel fare impresa sono spinto dalla visione legata al fattore sociale. L’imprenditore moderno genera sostenibilità e nella sostenibilità alimenta virtuosismo e armonia tra l’utilizzo di risorse e l’impiego di tempo per fare in modo che ogni sforzo umano, fisico e intellettuale, sia elemento generatore di progresso e condivisione.


2. Veniamo alla tua comunità, Arzana. Come state convivendo con il Covid-19?
Arzana è una comunità molto solida e solidale, a dispetto delle numerose e deformanti narrazioni mediatiche che ci hanno troppo spesso mostrato all’esterno solo ed esclusivamente in concomitanza di problemi e conflitti interni. Stiamo vivendo la situazione con grande senso di responsabilità, soprattutto verso i bambini e gli anziani, e con l’estrema collaborazione trasversale della complessa e stratificata rete familiare, che nella nostra comunità agisce in maniera composta e senza mai lasciare nessuno da solo.

In amministrazione, la prima azione messa in campo è stata una pensilina per i ragazzi delle scuole affinché, nell’attesa della campanella, le turnazioni alla mensa venissero svolte al riparo dal clima montano che avrebbe potuto acutizzare il problema sanitario contingente. A seguire, una serie di azioni sono state e vengono tuttora gestite, anche in termini di accoglienza dei casi di Covid non gestibili all’interno di abitazioni poco dotate di spazi per la quarantena.

3. Quali soluzioni politiche ed economico-turistiche state portando avanti come amministrazione?
Più che di soluzioni parlerei di opzioni. La prima è dotare il paese e il vastissimo e variegato territorio – 17 mila ettari che si snodano dal tetto dell’Isola al mare – di una riconoscibilità in chiave di destinazione turistica. Sino alla fine del secolo scorso, Arzana gestiva i flussi turistici in maniera “non tanto interattiva”.
Tali flussi hanno cominciato a interessare il paese e la nostra identità grazie a una forte spinta data dalla Pro-Loco, che ha lavorato alacremente per diversi anni su manifestazioni di elevata caratura e di respiro anche internazionale. L’esempio principe è il “Porcino d’oro”, insieme al grande lavoro di marketing turistico orchestrato dal nostro concittadino Dott. Raffaelangelo Sestu, ora medico condotto in pensione, ma sempre in prima linea con la Pro-Loco.

È in questo contesto che, come amministrazione, stiamo andando a imprimere un’infrastrutturazione necessaria a generare i presupposti di fruibilità, comunicazione e fidelizzazione dei target turistici adatti alla nostra offerta. Offerta che pone in prima linea una narrazione storica millenaria fatta di integrazione sociale con altre comunità del Gennargentu, estintesi durante i secoli della peste e confluite presso la più salubre altura vista mare, dove ancora oggi agisce e si relaziona la nostra comunità.
Stiamo lavorando a un’offerta turistica integrata all’offerta globale isolana, in modo tale da arricchire il turismo sardo e trarre nel contempo flussi e risorse in maniera virtuosa e attraverso un turismo al servizio dei luoghi e non il contrario.

4. Quali sono i risultati attesi, numericamente?
Per non anticipare troppo, vi parlo solo del progetto pilota che stiamo portando avanti tra Arzana, Desulo e Villagrande. Il progetto “B&B degli ovili” genererà 50 posti letto solo sul Gennargentu Arzanese presso gli ovili gestiti dalle famiglie che da secoli si tramandano e alimentano, custodendo il luoghi e il patrimonio ambientale le tecniche del pastoralismo transumante.

Questo significa rilanciare quelle geografie spesso marginalizzate e tagliate fuori dalla promozione turistica classica, peraltro su territori comunali, gestiti con la formula degli usi civici. Una vera sfida, che punta a ospitare tra i 40 e i 50 mila visitatori/escursionisti all’anno nelle nostre montagne.

5. Qual è il target a cui vi rivolgete?
Ci rivolgiamo al turismo interno ed estero, ma specialmente a chi predilige un’esperienza attenta e approfondita in una delle tre “blue zone” dell’intero pianeta.

6. Avete altre azioni e/o progetti che portate avanti per la comunità arzanese?
Assolutamente sì. Stiamo revisionando il concetto chiave di vivibilità degli spazi cittadini, nei termini di favorire il passaggio innovativo del sentirci – da Arzanesi – sempre più una comunità di relazione, anziché una comunità di semplice appartenenza.

In tal senso, vi racconto qualcosa di già fatto che ci sta dando ragione in tal senso: il progetto “Lolla”. Le Lollas sono le strutture di attesa del bus, non in cemento né in plastica, ma in legno lamellare pregiato fornito da Opera.bio, azienda Arzanese leader nel settore. Le Lollas, con libreria e wifi all’interno, con sedute comodissime (distanziamento covid compreso) e illuminazione, stanno già dando un bel segnale, essendo sempre piene di libri e soprattutto di ragazzi e ragazze che ne hanno fatto un punto di aggregazione dove passare qualche ora di svago e relax-socialità.

L’agenda è fittissima e fatta di piccoli ma irreversibili passi: la piantumazione di aree verdi urbane; l’acquisizione di spazi per generare servizi in prossimità delle piazze; la creazione di sentieri che, dai parchi cittadini, raggiungono aree naturalistiche di estremo pregio ambientale e faunistico; il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole nella stesura di un giornalino mensile; la spinta ufficiale al bilinguismo istituzionale; le ferrovie turistiche sugli itinerari del trenino verde che interessano il nostro territorio sia in collina sia nella regione montana, passando all’interno di un Sito di interesse Comunitario (loc. Siccaderba).
Come potete vedere, siamo davvero attenti, soprattutto grazie al lavoro di squadra che abbiamo impostato e che stiamo implementando in consiglio e con un forte senso di coinvolgimento diretto di tutta la cittadinanza.

Vi ricordo infine che ad Arzana registriamo, da almeno un lustro, numeri importanti in termini di gestione e riciclo della risorsa “rifiuti” e che da sempre gestiamo la risorsa idrica in autonomia totale, essendo tra i precursori dei cosiddetti “comuni ribelli” sardi nei confronti di Abbanoa. Questo per chiarire come non sia semplice tenere i bilanci in ordine – così come stiamo facendo – e nel contempo agire e gestire in termini straordinari sullo sviluppo e l’innovazione a 360 gradi.

Grazie Fulvio.
Saludos, e fintzas a Sa Repùblica de Sardigna.

Foto de presentada: autore

13 apr 2021

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