Le tracce di un patriota sardo, Matteo Luigi Simon, si perdono a Notre-Dame de Paris
È ufficiale: il patriota algherese Matteo Luigi Simon, amico e seguace di Giovanni Maria Angioy, ebbe funerali cattolici nella celebratissima Notre-Dame de Paris.
Il Simon viveva infatti, nei suoi ultimi anni, presso la rue de Jérusalem, n°3, nell’Île de la Cité, a Parigi.
Oggi 4° arrondissement di Parigi, ieri 11° arrondissement, in quel quartiere, Matteo Luigi Simon, già insignito della Légion d’Honneur, vedovo della giovane moglie Hélène Jacob, padre di due figliolette, Victorine e Louise, si spense all’età di cinquantasei anni, in seguito a problemi renali di cui soffriva. Non ebbe a vivere, fortunatamente, il dolore per la morte della primogenita Victorine, scomparsa poco dopo di lui.
Secondo il documento rinvenuto dalla scrivente presso gli Archivi di Notre-Dame de Paris, il corpo del patriota, spentosi il venerdì 10 maggio 1816, allorché stava per essere nominato all’ambita carica di presidente di cassazione a Marsiglia, fu condotto nella cattedrale di Parigi il sabato 11 maggio 1816 in presenza di testimoni.
Le firme dei testimoni rivelano tre cognomi francesi: Givert, Amorÿs, Duclosel, a noi ignoti. Potrebbe trattarsi di tre membri del personale delle pompe funebri, oppure di uomini legati alla locanda in cui il patriota si spense, o di amici personali, ipotesi più remota.
Quando Matteo Luigi Simon morì, Giovanni Maria Angioy era già scomparso da otto anni, mentre don Michele Obino era ancora in vita poiché si spegnerà nel 1839.
Il registro dei decessi di Notre-Dame de Paris non c’informa sul sacerdote che celebrò i funerali di Matteo Luigi Simon, denominato nel registro di Notre-Dame de Paris, Antoine Louis Simon. Le imprecisioni, all’epoca, non erano rare.
Facendo un passo indietro, Matteo Luigi Simon celebrò il suo matrimonio con Julie Hélène Jacob nella chiesa Saint-Philippe du Roule, attuale 8° arrondissement di Parigi, il 7 gennaio 1808, poco tempo prima che Angioy morisse, con due illustri testimoni, Jean Mévolhon e Joseph Joly.
Come mai in una chiesa diversa rispetto a quella dei funerali? Perché la giovane fidanzata di Matteo Luigi abitava, presso un influente zio banchiere, nella rue d’Angoulême, attualmente rue La Boétie, a Parigi.
Alla luce di tali scoperte, una domanda s’impone: in quale cimitero fu sepolto il patriota sardo che tanto si sacrificò per il bene della sua Isola?
Difficile dirlo, in un periodo in cui i cimiteri parigini vivevano innumerevoli stravolgimenti, ma la sfida è aperta e la voglia di scoprire nuovi tasselli per completare il puzzle della Sarda rivoluzione è grande.