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Torre anemometrica / giorno 2: le mancanze della politica

Giorno 2. Ecco il primo frutto del “benessere” importato dal continente. L’omino che si arrampica dà un’idea dell’altezza della torre anemometrica. E a causa dei tiranti il campo sottostante non è più coltivabile.

Il punto non è la trafila burocratica. Affitto o acquisto del terreno, richiesta delle autorizzazioni, attesa del provvedimento ministeriale per il parco eolico in progetto, espropri, indennizzi ecc.

Il punto è la politica. Si trova sempre qualcuno disposto a cedere il suolo se la politica non fa filtro, impedendo l’assalto sregolato alla Sardegna di chi ha soldi e decide che l’isola è un bottino facile.

Il punto è che tutta questa roba può essere perfettamente legale e, allo stesso tempo, una pietra tombale sul destino dei sardi. Così, in mancanza di politica, dobbiamo difenderci da soli.

Sappiate che gli acquirenti, prima di trovare l’anello debole della catena, hanno bussato a molte porte e tanti hanno risposto di no, che la terra per il traliccio non la davano. Ripartiamo dalla dignità di questi rifiuti.

Leggi l’articolo precedente: Una torre anemometrica ad un tiro di schioppo del nuraghe in territorio di Sanluri


Immagine: Maurizio Onnis

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